Curtun, il segreto degli etruschi by Ingrosso Lucia Tilde

Curtun, il segreto degli etruschi by Ingrosso Lucia Tilde

autore:Ingrosso Lucia Tilde [Tilde, Ingrosso Lucia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Fantasy, General
ISBN: 9788869186950
Google: 2G5bCwAAQBAJ
Amazon: B01AGB5RR8
editore: Salani
pubblicato: 2016-01-20T23:00:00+00:00


13. Il confronto

Ore nove, subito in trincea. Colpa mia, che ho lasciato il cellulare acceso. Sono i gemelli, che mi strappano a un sonno agitato, popolato da panettieri assassini e auto azzurre lorde di sangue. «Ciao, sono Emilio, ti disturbo?»

«No» mento, con la voce ancora impastata di sonno.

«Oggi ci accompagni all’Ossaia?» mi chiede, senza preamboli.

«Tradite gli etruschi con i romani?» gli domando, celando il fastidio con un tono scherzoso.

Dall’altra parte, per qualche istante, cala il silenzio. Temo addirittura di averlo offeso, anche se non immagino il perché.

«Volete visitare i resti della villa romana?» mi accerto.

«Evidentemente» risponde lui, con una punta di freddezza.

Ci diamo un appuntamento per il pomeriggio, nel solito luogo, con la solita auto gialla. Nessun pericolo di non trovarsi, oggi.

Apro la finestra, spalanco gli scuri e vedo che il sole splende sulla valle. Accendo la radio e lo speaker mi conforta: «Oggi su tutta Italia cielo sereno, temperature in linea con le medie stagionali».

Tanto vale uscire, anche perché devo fare un po’ di spesa. Mi trovo a metà di via Berrettini, quando l’abitudine mi porta in vicolo Sellari, da Paola. Adesso che sono qui, penso che avrei dovuto venirci prima. Subito. Fra due amiche del cuore, come siamo noi, non si deve far passare troppo tempo prima di chiarirsi. La mia amicizia con lei è una delle poche cose che ho, forse la più preziosa. Ora che ho preso la decisione di incontrarla, mi sento più serena. Forse di persona sarà più facile chiarirsi. Faccio qualche passo e, quasi in risposta al mio desiderio, lei mi appare in fondo alla strada, di tre quarti. Contro la pietra grigia con cui è fatta la maggior parte delle case da queste parti, spiccano i suoi capelli blu, l’incarnato latteo e il look total black. Sono felice e mi accorgo anche di sorridere, mentre mi avvicino a grandi passi. Faccio quasi per chiamarla, quando qualcosa mi blocca.

Paola, che ancora non poteva vedermi, stava parlando animatamente con qualcuno la cui vista mi era ostruita dalle case che occupano questa parte di via. L’ultimo ostacolo era il fianco di una casa a tre piani. Dopo averlo superato ero rimasta a bocca aperta: la persona a cui Paola stava indirizzando parole e gesti concitati era Ruggero.

Per istanti che sembrano interminabili, rimango a pochi metri da loro, in piena vista.

Sto per palesarmi, pur con notevole imbarazzo, quando colgo Ruggero che inizia: «Arianna…»

Il mio nome mi colpisce come una scossa elettrica. Penso mi abbia visto, per questo ha fatto il mio nome. Ma non è così. Lui continua a fissare Paola negli occhi, mentre io sono all’estrema periferia del suo campo visivo. E da lì mi sposto immediatamente, con un balzo.

«… non deve saperlo» conclude lui.

Vedo Paola annuire, ripetutamente.

Sono basita: da che cosa vogliono tagliarmi fuori quei due?

Devo nascondermi, ma dove? Mi guardo intorno, disperata. Poi scorgo il fondo, lo scantinato, di Roberta, la nostra compagna di classe che abita qui. È aperto e mi ci rintano in un balzo.

«Lo facciamo stasera, quando lei è al museo» dice allora Paola, che sembra quasi avere il controllo della situazione.



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